Accademia di Belle Arti di Bologna (ABABO)
La Professoressa Ivana Spinelli presenta gli studenti:
Giacomo Mallardo

9. At times I perceive The stars, Others The Mud
Il progetto è stimolato e scaturito da una sensazione personale, ma diffusa, di costante instabilità dettata dal ritmo contemporaneo, la cui velocità non permette, né tanto meno prevede, di analizzare consapevolmente momenti presenti. Ciò comporta una continua alterazione e anestesia delle proprie sensazioni. At times I perceive the stars, others the mud va a simboleggiare tale rapporto dialettico ed altalenante, riproducendo un'istantanea di questa relazione tra alto e basso. Gli astri, precedentemente precipitati, innalzano ora il suolo a una nuova volta celeste.
At times, I perceive the stars, at others, the mud è composto da un dittico realizzato su lastre di vetro trasparente, sulle quali, tramite una tecnica affine alla vetrofania, vengono applicate delle composizioni realizzate con pellicole opache. Questo va dunque a rapportare il lavoro, per le qualità intrinseche dei materiali, con l’ambiente nel quale viene collocato, fondendosi in esso.
Serena Galimberti

7. Corpo per Omero
Il lavoro si pone come un rinnovato punto di partenza, una soglia intima, il grado zero della rappresentazione di una vicenda personale, rielaborata, adornata e restituita alla natura.
Il fulcro: poggiare su corpi vivi gli elementi simbolici che hanno delineato e continuano a mostrare l’assenza di due figure, il padre e la madre, i lividi di uno e i vetrini istologici dell’altra. I corpi ritornano finalmente alla terra, giacciono inchiodati, inizieranno una nuova sepoltura, ma anche un nuovo ciclo vitale, saranno cioè il prossimo suolo per ruggini, terricci, muffe, pioggia, insetti e foglie.
Chiara Innocenti Sedili

8. Via Savena, civico indefinito
Cemento e piastrelle
18x18 cm
2023 Bologna
Via Savena, civico indefinito è una raccolta, un assemblage di piastrelle trovate nel fiume Savena della città di Bologna.
Queste piastrelle sono rinate dal letto del fiume dopo l’alluvione di maggio 2023. In quel momento mi trovai a pulire il fiume vicino a casa mia e tra i vari materiali e oggetti trovati, alcuni più comuni, altri invece più singolari, trovai molti pezzi di piastrelle.
Pezzi di case, di pavimenti, di edifici vicini al Savena o almeno così il mio immaginario li vedeva. Dopo averli raccolti li ho puliti e tenuti per mesi in una scatola e soltanto dopo averli vissuti e osservati, ho ritenuto giusto riunirli in una nuova forma di piastrella, per dargli una nuova abitazione. L’edilizia crea, l’edilizia lascia e questi scarti sono l’immaginario più vicino al nostro quotidiano, materiali che vediamo e viviamo nelle nostre case e città.
La possibilità di sedersi al fianco di questo assemblage, di queste storie diventa per noi un’occasione, di meditazione, di ascolto di un racconto non udibile, bensì percepibile.