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Accademia di Belle Arti di Napoli (ABANA)

Il Professor PASQUALE PENNACCHIO presenta gli studenti:

Angela Pagano

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10. OLTRE

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Materiali: gesso, cemento, resina, vetro

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L’opera ci invita a riflettere e a guardare oltre la superficie, non soffermandosi unicamente all’apparenza. Oggi viviamo un periodo di instabilità, confusione, incertezza, precarietà, ciò che “appare” sta diventando il modello da seguire. L’artista vuole rimarcare la superficialità dei nostri tempi. Vorrebbe risvegliare i nostri sentimenti, la nostra sensibilità spesso vittima del nostro egoismo. Dove sono finiti i veri valori? Dove si è smarrita la solidarietà verso il prossimo?
La denuncia diventa un invito a liberare la mente da tutti i luoghi comuni, i pregiudizi che ci stanno appiattendo la vita, e ci invita a guardare in profondità nel nostro animo, cercando di comprendere “l’altro“ e prodigarsi per costruire legami forti abbattendo i muri visibili e invisibili.

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Angela Pagano nasce a Scalfati nel 1998. Nei suoi lavori indaga lo spazio in relazione al corpo, soprattutto allo spazio interno, i limiti visibili e invisibili.
 

Zoe Pelikan

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11. OUT OF TOUCH

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Materiali: terracotta, tovaglia

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Un’ indagine performativa sulle relazioni interpersonali in cui le persone coinvolte non sono in grado di soddisfare  le reciproche esigenze è al centro del pensiero per la rappresentazione dell’artista. Una conversazione impossibile, dove il tempo trascorso insieme non nutrirà e le necessità di base non saranno soddisfatte. Dove si rimane assetati.L’installazione è composta da un rudimentale set di tazze, piattini, e recipienti da caffè realizzati in terracotta. Ogni pezzo di questa composizione non svolge il suo ruolo abituale, per caratteristiche diverse ogni elemento rende impossibile il consumo della bevanda al suo interno che defluisce nel momento in cui viene versata. Sentire il gusto è impossibile. Non c’è contatto. Il profumo del “caffè” si disperde. Ciò che resta è il desiderio insoddisfatto di bere e dissetarsi, testimonianza di un incontro mai avvenuto.

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Deanna Acanfora

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9. ORIGINE​

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Materiali: terracotta e ferro

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La ricerca artistica di Deanna Acanfora si concentra sull’individuo, la sua psiche, in rapporto alle relazioni che egli instaura con le strutture sociali, gli ambienti fisici e con la propria cultura.


L’opera rappresenta una donna dormiente con testa e mani inglobate in una casa senza porte e finestre.

Ci invita a riflettere sui sogni ed il loro significato, ovvero quell’esperienza improvvisa che emerge dalla profondità della nostra anima, complicata, spesso criptica, ma sicuramente emozionale.

Mette in correlazione questa ricerca con la casa e quello che generalmente rappresenta: abitazione, espressione architettonica, ma anche memoria e valore in quanto legame fra presente e passato. E’ il luogo in cui tutti i giorni si fa ritorno dalla famiglia, primo nucleo di interazione sociale. Tutto ciò che si apprende in quel contesto diventa modello di comportamento, sia emozionale che di condotta e condizionerà in nostro percorso di vita. Questi condizionamenti possono dar vita a delle derive in cui entra in gioco, a volte inconsapevolmente, il passato e le relative esperienze traumatiche.

Meccanismi psicologicamente inconsapevoli che daranno spunto per i nostri sogni, espressione di frammenti di vita rielaborati e occasione per rivederci in quel contesto di vita, offrendoci l’occasione per revisionare i nostri pensieri e le nostre certezze.

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