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Roberto Ciroli

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1. LA VEDO DURA

Installazione metereopatica a tempo, in cartapesta, ferro e nylon.

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Personaggi di cartapesta in cammino su un filo di ferro “rosso” sospeso tra i noccioli, compongono l’installazione, completamente disarmata, dinnanzi ai capricci degli eventi atmosferici. Ognuno di loro segue il proprio destino cercando di governarlo per quanto possibile sapendo però che il controllo può essere solo parziale.

 

Se gli ancoraggi sono stati ben realizzati potrebbe funzionare. Se la strada, segnata dal filo rosso, asseconda il movimento delle piante senza tentare di imporre la propria posizione potrebbe andare tutto bene e ognuno giungere alla fine del proprio percorso senza subire particolari inconvenienti; si, ma bisogna essere elastici, tolleranti e fortunati. Illusione di vita, perché la vita non è mai come te l’aspetti. Dipende dal tempo che ci viene donato.


Un’intuizione dell’artista che induce al simbolismo del viaggio, qui percepito non come una ricerca della verità e scoperta di un centro spirituale, bensì come “ Odissea “. Traversata di antieroi che non conoscono la metà, costretti a salire e scendere appesantiti da un corpo rigonfio, incapaci di afferrare il dubbio senso della vita. Un pellegrinaggio solitario e sospeso verso l’ignoto accompagnato dalle suggestioni visive di un manto verde di natura.

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2. BILANCIA BASCULA

Installazione in cartapesta e ferro, per stomaci gagliardi.

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Una bilancia a due bracci è sospesa a un cavetto d’acciaio teso tra la villa  e una magnolia. All’ estremità di ognuno dei bracci è presente un personaggio tenuto in posizione verticale da un contrappeso posizionato al di sotto del personaggio stesso.


Personaggi dotati di uno zainetto armato con ali di filo di ferro, esitanti a spiccare il volo fidandosi di questo dubbioso marchingegno. Magari è meglio starsene ancora un poco in questa incerta postura, attendere un refolo di vento che renda ancora meno confortevole la posizione, un po’ precaria. Forse è meglio rimandare.
Scrutando la verità e guardando in alto lungo un fascio simbolico di luce, elemento essenziale nell’arte, alla ricerca di un equilibrio da ricostruire ogni giorno. Richiamo ancora una volta alla precarietà della vita.

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Biografia

Biografia

Roberto Ciroli nasce a Brescia nel 1969.

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Nel 1994 consegue il diploma presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1993 inizia ad esporre in varie mostre collettive presentando le proprie sculture polimateriche.

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La comprensione della natura umana è al centro dei suoi lavori e viene osservata attraverso un filtro ironico. Le sue figure grottesche, in scala umana, vengono calate in una realtà onirica dai titoli sarcastici ed evocativi. Figure sempre in equilibrio precario che rimangono il modulo espressivo attorno al quale si sviluppano le installazioni e i suoi progetti site-specific.


Opere che non sono mai monumentali o statuarie, ma si perdono nello spazio grazie alla loro leggerezza visiva. Il messaggio diviene spesso un richiamo alla precarietà della vita.


Si dedica, inoltre, da diversi anni all’attività di restauratore pittorico lavorando nelle chiese e palazzi storici, esperienza che sulla sua opera di scultore esercita un’influenza iconografica riscontrabile nella scelta delle tematiche e nella sperimentazione dei materiali.


Anche la musica è parte integrante delle sue ultime opere scultoree, spesso esposte a contatto con la natura. Impatto sensoriale che permette all’osservatore di intraprendere una sorta di viaggio emozionale abbandonandosi all’ascolto del circostante.

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