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Marco Nones

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3. ARCHE DI SEMI

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Installazione artistica in legno, vetro soffiato e semi.

 

Ogni viaggio lascia i suoi semi.
Le arche, approdate in questo luogo, sono composte da sette elementi di legno. Ognuno di essi sostiene grappoli di futuro. Sono semi di alberi di varie essenze, conservate in urne di vetro. Arrivano da alberi di boschi di ogni latitudine.
Sono gli stessi semi che hanno ispirato il capolavoro di Jean Giono “ L’ uomo che piantava gli alberi “.
L’ arca porta con se’ i semi di un bosco possibile. Anche noi, viandanti, siamo urne di un ipotetico futuro come semi raccolti lungo il cammino.
Marco Nones, attraverso ogni opera, intende risanare la rottura di equilibrio fra l’uomo e la natura. L’ uomo stesso per l’artista è natura.
Quel divulgare semi del proprio vissuto , superando immaginabili distanze, appartiene a un unico disegno : il soffio della vita.

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3. SEME NERO 2 | SEME 5

Seme nero 2

Legno di cirmolo, cera d'api, carbone. 

H 60 cm, diametro 33 cm

 

Seme 5

Legno di noce, combustione (parte interna)

H 50 cm, diametro 30 cm

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Il ciclo d'opere "Semi" di Marco Nones restituisce la sacralità della vita. I suoi semi in grandi dimensioni, talvolta reinterpretati nei tratti, abitano i nostri spazi come nuovi idoli.

 

Un tempo si ereditavano dai nonni manciate di semi. Era una garanzia di sopravvivenza. Oggi i semi indossano un brevetto. L'uomo ha messo il suo marchio sul feto di un frutto. 

 

I semi di Nones sono senz'altro propiziatori. Promettono abbondanti raccolti ma soprattutto gesti consapevoli.

Biografia

Biografia

Marco Nones nasce a Rheinfelden, Svizzera, nel 1966. Nel 1984 si è diplomato all’ Istituto d’ Arte di Pozza di Fassa. Vive e lavora in Val di Fiemme, fra le Dolomiti.


Il suo lavoro nasce dall’ osservazione della natura, delle sue forme, della sua mutevolezza. Artista che si ispira alle logiche della Land Art.


L’ arte di Marco Nones nasce da una vicinanza biografica e spirituale con i boschi secolari della Val di Fiemme. Narra qualcosa di più rispetto alla poesia dell’ incontro con quell’ambiente così maestoso, quella natura così grandiosa, dirompente e austera, ma nello stesso tempo ricca di solennità.


Non accontentandosi della narrazione romantica, restituisce nelle sue opere un’ estetica che è vita che sgorga, ricerca universale di semplicità.


In Val di Fiemme, nel 2011, ha fondato RespiArt, il parco d’ arte più alto del mondo, immerso fra le Dolomiti a quota 2.200 mt.


Ogni anno a Pampeago, RespiArt organizza una Manifestazione d’ arte ambientale dove artisti di fama mondiale e studenti delle accademie d’ arte europee espongono le loro opere.
Nota la sua performance “ Indiffrence “. In collaborazione con il MUSE, Marco Nones ha installato 120 stampi di cervelli di ghiaccio, per ricordare che la più grande nemica dell’ ecosistema è proprio l’ indifferenza umana.  L’artista ha lasciato scogliere i “ cervelli di ghiaccio” in piazza duomo a Trento nell’ aprile 2019.


Fra i materiali che l’artista predilige ci sono la resina degli abeti, il legno, le radici, i favi di api, la cera, il ghiaccio, i licheni, il carbone di legno, le terre e il vetro soffiato.

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